L’Arte come Voce per i Giovani Migranti: Si Conclude a Napoli la IX Edizione di 'Protagonisti!'
Indice dei contenuti
- Introduzione: La città di Napoli e l’arte per l’inclusione - Il progetto 'Protagonisti!': storia e obiettivi - Il ruolo del terzo settore a Napoli - L’importanza dell’arte nella costruzione dell’identità - Testimonianze e voci delle organizzazioni promotrici - La centralità delle generazioni migratorie in Italia - Le attività e i laboratori artistici: focus su Officine Gomitoli e Dedalus - L’impatto sociale e culturale degli eventi multiculturali - La partecipazione attiva dei giovani migranti - Sfide e opportunità dell’inclusione sociale - La collaborazione tra enti e istituzioni - Napoli come modello di inclusione attraverso l’arte - Sintesi finale: prospettive future e valore del progetto
Introduzione: La città di Napoli e l’arte per l’inclusione
Napoli conferma ancora una volta la propria vocazione inclusiva e multiculturale ospitando la nona edizione di 'Protagonisti!', evento simbolo nel panorama degli eventi culturali napoletani e del terzo settore cittadino. Questa iniziativa, promossa da Conngi, Dedalus cooperativa sociale e Officine Gomitoli, ha inteso dare voce alle nuove generazioni con background migratorio, scegliendo l’arte come strumento privilegiato per favorire il dialogo, la partecipazione e la cittadinanza attiva.
Nel contesto sociale napoletano, caratterizzato storicamente da dinamiche di accoglienza e convivenza, l’arte diventa un linguaggio universale, capace di superare barriere linguistiche, culturali e generazionali. Un’opportunità, dunque, non solo per valorizzare i talenti emergenti, ma anche per ribadire il ruolo dell’arte come motore di inclusione sociale.
Il progetto 'Protagonisti!': storia e obiettivi
'Protagonisti!' rappresenta uno dei più longevi e riconosciuti appuntamenti dedicati all’empowerment giovanile e all’inclusione sociale a Napoli. Giunto alla sua nona edizione, l’evento nasce dall’esigenza di offrire uno spazio di espressione, crescita e riflessione alle nuove generazioni, in particolare a quelle con radici migratorie.
Tra le principali finalità vi sono: - Promuovere la partecipazione attiva dei giovani migranti nella vita culturale e civica della città; - Sviluppare competenze artistiche e sociali attraverso laboratori, spettacoli e incontri; - Costruire una narrazione positiva delle migrazioni e delle identità plurali.
Nel 2025, l'edizione si è contraddistinta per la varietà di momenti laboratoriali e per il dialogo intergenerazionale tra ragazzi e adulti, professionisti dell’arte e protagonisti della società civile.
Il ruolo del terzo settore a Napoli
Il terzo settore napoletano emerge come protagonista instancabile nell’accompagnare i processi di integrazione e inclusione. Organizzazioni come Dedalus cooperativa sociale e Officine Gomitoli sono da anni impegnate nella promozione di spazi sicuri, dove i giovani con background migratorio possano sperimentare, crescere ed esprimere il proprio potenziale.
Queste realtà, radicate nel tessuto cittadino, collaborano con istituzioni e enti locali per sviluppare progetti che abbiano una ricaduta concreta, migliorando le condizioni di vita dei più giovani e supportando le famiglie di origine straniera. Questo modus operandi, che caratterizza il terzo settore di Napoli, rappresenta un modello virtuoso a livello nazionale.
L’importanza dell’arte nella costruzione dell’identità
Noura Ghazoui, voce significativa dell’ultima edizione di 'Protagonisti!', ha sottolineato come l’arte rappresenti uno strumento fondamentale per i giovani con background migratorio. L’arte, nelle sue molteplici declinazioni (dalla musica alla danza, dal teatro alle arti visive), consente ai ragazzi di raccontarsi, riconoscersi e farsi riconoscere dalla comunità circostante.
L'esperienza artistica favorisce l’autostima, accresce le competenze comunicative e agevola la costruzione dell’identità: ogni performance, ogni opera realizzata, diventa espressione di una storia personale e collettiva, tratto d’unione tra diversi mondi culturali e sociali. In questo modo, l’arte svolge un ruolo centrale, mettendo in connessione storie, radici e visioni e diventando così motore di cambiamento sociale.
Testimonianze e voci delle organizzazioni promotrici
Durante la manifestazione, le riflessioni degli organizzatori hanno dato la misura dell’impegno collettivo che anima il progetto. Alba Lala, tra le responsabili di Conngi, ha evidenziato come i giovani siano costruttori di cittadinanza e spazi di parola. Non solo destinatari di interventi, ma veri e propri protagonisti dei processi inclusivi.
Elena de Filippo, presidente di Dedalus cooperativa sociale, ha portato in evidenza alcuni numeri significativi: "In Italia oggi ci sono oltre 2 milioni di famiglie con background migratorio". Questa presenza strutturale richiama la necessità di avviare percorsi di valorizzazione, promozione e piena inclusione.
La centralità delle generazioni migratorie in Italia
Il dato fornito da Elena de Filippo impone una riflessione sulle trasformazioni sociali del Paese. Le generazioni migratorie in Italia sono ormai una componente essenziale del tessuto sociale, culturale ed economico. A Napoli, questa realtà si traduce in una ricchezza culturale tangibile, fatta di lingue, tradizioni e nuove forme di cittadinanza.
Le politiche di inclusione sociale, supportate da progetti come 'Protagonisti!', risultano fondamentali per garantire pari opportunità, superare stereotipi e generare occasioni d’incontro. La sfida per il futuro sarà quella di riconoscere e tutelare il pluralismo culturale, favorendo l’emergere di una cittadinanza davvero inclusiva e partecipata.
Le attività e i laboratori artistici: focus su Officine Gomitoli e Dedalus
Il cuore pulsante della manifestazione sono stati i numerosi laboratori artistici, realizzati in collaborazione con Officine Gomitoli e Dedalus. Questi laboratori, aperti a ragazze e ragazzi di diverse età, hanno spaziato tra discipline come: - Teatro sociale - Street art - Percussioni e musica dal vivo - Fotografia partecipata - Danza interculturale
Ogni attività è stata pensata come spazio di dialogo creativo, dove raccontarsi e apprendere attraverso il fare, in una prospettiva di co-protagonismo. Le arti performative, in particolare, hanno permesso ai partecipanti di esplorare emozioni, rielaborare esperienze di migrazione e costruire nuove consapevolezze.
L’impatto sociale e culturale degli eventi multiculturali
Gli eventi culturali napoletani orientati all’inclusione, come 'Protagonisti!', svolgono un ruolo strategico nell’animare la vita cittadina e nel rafforzare il senso di appartenenza di ciascun individuo. L’impatto positivo è evidente su diversi piani: - Rafforzamento del legame tra comunità locali e migranti - Raffinamento delle competenze relazionali e sociali - Riduzione di fenomeni di marginalità ed esclusione - Promozione di narrazioni alternative rispetto agli stereotipi
Attraverso rappresentazioni artistiche e momenti di confronto, si aggiunge valore al patrimonio sociale della città, sostenendo un modello di società aperta, dinamica e plurale.
La partecipazione attiva dei giovani migranti
Uno degli elementi chiave dell’intera iniziativa riguarda la partecipazione dei giovani migranti come autori e non semplicemente fruitori delle attività culturali. Offrire ai giovani l’opportunità di essere protagonisti, infatti, significa investire nel loro presente e futuro, rafforzando la coesione sociale.
Durante la manifestazione, i ragazzi sono stati chiamati a progettare, realizzare e presentare performances artistiche su temi legati all’identità, alla cittadinanza e alle sfide dell’inclusione. Questa partecipazione attiva contribuisce a generare fiducia nelle istituzioni e senso di responsabilità collettiva.
Sfide e opportunità dell’inclusione sociale
Nonostante i miracoli quotidiani prodotti dal terzo settore napoletano, permangono ancora numerose sfide nel percorso di inclusione sociale. Fra queste, si registrano difficoltà nell’accesso ai servizi, discriminazioni latenti e ostacoli di tipo amministrativo.
Tuttavia, iniziative come 'Protagonisti!' dimostrano che l’impegno sinergico tra istituzioni, società civile e giovani può abbattere barriere e costruire nuove possibilità. Le opportunità generate dall’incontro tra diverse culture sono immense e possono tradursi in benefici per l’intera collettività, rafforzando la coesione sociale e producendo innovazione civica.
La collaborazione tra enti e istituzioni
Il successo dell’evento è stato possibile grazie ad una forte collaborazione tra organizzazioni del terzo settore, associazioni giovanili, enti pubblici e privati. La capacità di lavorare in rete è risultata determinante, sia sul piano della progettazione che nella realizzazione operativa delle attività.
Un esempio virtuoso, quello napoletano, che dimostra come la sinergia tra diversi attori possa massimizzare l’impatto delle politiche di inclusione. Lavorare insieme significa condividere visioni, risorse e competenze, rendendo ogni intervento più efficace e duraturo nel tempo.
Napoli come modello di inclusione attraverso l’arte
Negli ultimi anni, Napoli si è progressivamente affermata come laboratorio nazionale e internazionale di pratiche innovative per l’inclusione sociale attraverso l’arte. Il lavoro di Dedalus, Officine Gomitoli e altre realtà ha contribuito a creare ambienti accoglienti e stimolanti, capaci di rispondere alle necessità di giovani provenienti da contesti migratori.
La città si distingue inoltre per la presenza di numerosi eventi culturali napoletani che abbracciano la diversità come valore fondante, generando modelli duplicabili anche in altri territori. L’esperienza di 'Protagonisti!' rappresenta un esempio paradigmatico di come le città possano trasformarsi in spazi di crescita e attivazione sociale.
Sintesi finale: prospettive future e valore del progetto
Giunta al termine la nona edizione di 'Protagonisti!', Napoli lancia un messaggio potente e attuale all’interno del panorama nazionale: la promozione dell’inclusione sociale passa anche, e soprattutto, dall’arte e dall’attivazione delle giovani generazioni migranti.
Il successo dell’iniziativa testimonia che investire su percorsi artistici, laboratoriali e partecipativi alimenta nuove forme di cittadinanza e apre la strada a una società più coesa, intelligente e giusta. La presenza di oltre 2 milioni di famiglie con background migratorio in Italia richiede strumenti innovativi, dialogo costruttivo e politiche lungimiranti.
In quest’ottica, la collaborazione tra terzo settore, istituzioni e cittadini diventa una risorsa imprescindibile. Esperienze come quelle valorizzate da Dedalus, Officine Gomitoli e Conngi sono destinate ad amplificarsi, influenzando positivamente altri contesti urbani e rafforzando la qualità della vita delle nuove generazioni.
Napoli, ancora una volta, si conferma città-protagonista nella costruzione di una cultura dell’inclusione, testimoniando quanto sia fondamentale credere nel potere dell’arte e nella partecipazione attiva dei giovani migranti per ridisegnare gli orizzonti della cittadinanza contemporanea.