L’Italia della Scienza tra Matematica, Storia e Innovazione: Resoconto del Convegno Mateinitaly a Milano
Indice dei contenuti
1. Premessa: Cultura e Scienza nel cuore di Milano 2. Il programma del convegno: protagonisti ed eventi salienti 3. La didattica della matematica: eredità e prospettive 4. L’omaggio ad Emma Castelnuovo: un esempio di innovazione pedagogica 5. Piera Levi-Montalcini e l’elogio dell’imperfezione nella scienza 6. Statistica e demografia: i cambiamenti italiani nel secondo dopoguerra 7. Livia Giacardi e il Centro di Studi Metodologici di Torino 8. L’importanza della formazione scientifica nella società contemporanea 9. Il contributo di Mateinitaly alla cultura scientifica nazionale 10. Sintesi e prospettive future della didattica e della scienza in Italia
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Premessa: Cultura e Scienza nel cuore di Milano
Il mese di maggio 2025 si prospetta come un momento cruciale per la riflessione sulla didattica della matematica, la storia della scienza e il ruolo che questi saperi hanno avuto e continuano ad avere nello sviluppo culturale, sociale ed economico dell’Italia. Dal 16 al 18 maggio, infatti, presso il prestigioso Collegio San Carlo di Via Morozzo della Rocca, Milano ospiterà la seconda parte del convegno “L’Italia della Scienza. 1945-1968”. Questa iniziativa, promossa da Mateinitaly, si inserisce all’interno di quegli eventi culturali a Milano che puntano a valorizzare il legame tra scienza, formazione ed evoluzione della società italiana nel secondo dopoguerra.
Il capoluogo lombardo, già noto per la sua effervescenza intellettuale e scientifica, accoglierà docenti, esperti, studenti e semplici cittadini interessati a comprendere come “Didattica della matematica”, “convegno Mateinitaly Milano” e innovazione siano concetti profondamente intrecciati. La manifestazione intende offrire strumenti di analisi e confronto, stimolando una riflessione ampia sui significati e le sfide di una didattica scientifica efficace, oggi più che mai centrale nella formazione delle nuove generazioni.
Il programma del convegno: protagonisti ed eventi salienti
L’articolato programma del convegno Mateinitaly si configura come un mosaico di interventi a carattere scientifico, storico-pedagogico e divulgativo. L’evento prende il via il 16 maggio alle ore 15:00 con l’indirizzo di saluto affidato al Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari. Un’apertura volta a sottolineare l’importanza del collegamento tra università, ricerca e mondo dell’educazione, ossia quei cardini su cui poggia la formazione scientifica nel nostro Paese.
Subito dopo, alle 15:30, la nota statistica Linda Laura Sabbadini accenderà i riflettori su una delle figure più innovative dell’educazione matematica italiana: Emma Castelnuovo. Il suo contributo resta un punto di riferimento per quanti si occupano di didattica della matematica e di inclusività nei contesti educativi.
Alle 17:00, sarà il turno di Piera Levi-Montalcini che presenterà il tema “Elogio dell’imperfezione”: un contributo che si prospetta inaugurale, nel senso di un’apertura mentale verso ciò che normalmente viene considerato errore, ma che nella ricerca scientifica si trasforma spesso nel motore di nuove scoperte.
Non meno importante l’intervento delle 18:00, dove Giovanni Favero analizzerà la relazione tra “Statistica e Demografia nel lungo dopoguerra italiano”, illuminando un segmento della storia della scienza Italia spesso trascurato, ma di fondamentale valore per comprendere fenomeni sociali, economici e culturali.
Il convegno prosegue anche nella giornata successiva, il 17 maggio alle 9:00, con la relazione di Livia Giacardi, interamente dedicata al “Centro di Studi Metodologici di Torino”, snodo cruciale dello sviluppo scientifico e matematico del Paese nel contesto della ricostruzione post-bellica.
La didattica della matematica: eredità e prospettive
Il tema principale scelto da Mateinitaly per questa edizione ruota attorno alla didattica della matematica, una disciplina che, ben lungi dall’essere statica, si ridefinisce di continuo di fronte alle nuove sfide poste dal mondo contemporaneo. In Italia, il secondo dopoguerra rappresentò un periodo di intensa trasformazione nel modo in cui la matematica veniva insegnata e percepita. Accademici, insegnanti e divulgatori si resero conto che per rinnovare il tessuto sociale era necessario partire proprio dall’istruzione scientifica, rendendola più accessibile e capace di coinvolgere gli studenti in modo attivo.
Oggi parlare di "didattica della matematica" significa fare i conti con una serie di domande cruciali: come rendere lo studio della materia più stimolante? Quali metodologie privilegiare per promuovere non solo la comprensione teorica, ma anche le competenze pratiche e la capacità di problem solving? Su questi temi il convegno Mateinitaly punta a proporre soluzioni concrete, basate sia sulle evidenze storiche sia sulle più attuali ricerche in campo educativo.
L’omaggio ad Emma Castelnuovo: un esempio di innovazione pedagogica
Non è un caso che una parte rilevante del convegno sia dedicata a Emma Castelnuovo, figura chiave della matematica e pedagogia italiana. L’intervento di Linda Laura Sabbadini sarà l’occasione per ripercorrere le tappe fondamentali di una carriera che ha inciso profondamente sulla formazione di generazioni di studenti e docenti. Emma Castelnuovo, nata nel 1913 e scomparsa nel 2014, rivoluzionò l’insegnamento della matematica grazie a una proposta metodologica fondata sull’esperienza diretta, sull’osservazione del reale, su una didattica laboratoriale che anteponeva la comprensione dei concetti alla ripetizione meccanica degli stessi.
*La Castelnuovo* credeva che la matematica dovesse diventare uno strumento di emancipazione intellettuale e sociale, superando i limiti tradizionali di un’istruzione spesso troppo orientata all’astrazione e poco attenta alle esigenze formative degli allievi. I suoi strumenti didattici, ancora oggi studiati e adottati, hanno aperto la strada a quella che oggi definiamo "educazione scientifica partecipata e inclusiva".
Piera Levi-Montalcini e l’elogio dell’imperfezione nella scienza
Uno dei momenti attesi dell’evento sarà la conferenza di Piera Levi-Montalcini, dal titolo "Elogio dell’imperfezione". Questo tema, quanto mai attuale nel contesto scientifico contemporaneo, invita a riflettere sul valore dell’errore come occasione di crescita e di scoperta. In una società in cui spesso si tende a valorizzare solo il successo immediato, Levi-Montalcini ricorda che la scienza è costellata di fallimenti, di tentativi andati a vuoto che però hanno condotto – talvolta in maniera inaspettata – a svolte fondamentali.
Il suo intervento si inserisce perfettamente all’interno di quel filone di pensiero critico che guarda alla storia della scienza in Italia non solo come racconto di conquiste, ma anche come vicenda umana fatta di scelte, errori, coraggio e dubbi. *Promuovere una didattica che accolga l’imperfezione come valore* diventa così una chiave di lettura fondamentale per ripensare i percorsi formativi e professionali delle nuove generazioni.
Statistica e demografia: i cambiamenti italiani nel secondo dopoguerra
La relazione di Giovanni Favero su "Statistica e Demografia nel lungo dopoguerra italiano" rappresenta una delle sezioni più tecniche e, al contempo, più necessarie per chi intenda comprendere appieno la portata delle riforme e delle trasformazioni sociali dell’Italia tra il 1945 e il 1968.
Attraverso l’analisi di dati e tendenze demografiche, la storia della scienza italiana del dopoguerra si intreccia con le vicende della ricostruzione, del boom economico e dei profondi cambiamenti sociali. La statistica non è solo una disciplina teorica: i suoi strumenti consentono di leggere il presente e di progettare politiche future. Il convegno pone l’accento sulla necessità di una formazione sempre più avanzata e interdisciplinare, che sappia tradurre l’apparente freddezza dei numeri nei grandi racconti della storia collettiva del Paese.
Livia Giacardi e il Centro di Studi Metodologici di Torino
Il cuore della seconda giornata vedrà protagonista Livia Giacardi, il cui lavoro sul Centro di Studi Metodologici di Torino è riconosciuto a livello internazionale. Fondato nel dopoguerra, il centro rappresentò una delle principali fucine di innovazione didattica e di ricerca matematica in Italia, influenzando non solo la formazione universitaria ma anche i programmi scolastici nazionali.
Giacardi illustrerà la storia, le personalità coinvolte e l’eredità lasciata dal Centro di Studi Metodologici, offrendo spunti utili a capire come istituzioni di questo genere siano fondamentali nella promozione della educazione scientifica in Italia. Oggi come allora, la rete tra università, centri di ricerca e scuole appare determinante per garantire una didattica aggiornata e all’altezza delle sfide internazionali.
L’importanza della formazione scientifica nella società contemporanea
Riflettere sulla didattica della matematica e sulla storia delle scienze in Italia non è solo un esercizio di memoria storica. In un’epoca segnata da trasformazioni rapidissime, dal diffondersi di nuove tecnologie e dall’emergere di problemi globali (dal cambiamento climatico alle pandemie), la formazione scientifica diventa uno strumento imprescindibile per la cittadinanza attiva e responsabile.
Eventi come il convegno Mateinitaly Milano rappresentano un’occasione – per scuole, università, educatori e studenti – di confrontarsi con domande di grande attualità:
* Come attrarre i giovani verso le discipline STEM? * Quali strategie adottare per una didattica inclusiva e motivante? * Come valorizzare la storia della scienza per progettare il futuro?
Le risposte a tali interrogativi rappresentano la base su cui costruire un sistema educativo in grado di affrontare con successo le sfide del XXI secolo.
Il contributo di Mateinitaly alla cultura scientifica nazionale
Da anni Mateinitaly si distingue nell’organizzazione di programma convegni universitari e attività didattiche volte a promuovere l’eccellenza e l’innovazione nella formazione scientifica. L’appuntamento milanese si inserisce dunque in un percorso più ampio, che vede l’associazione impegnata nella divulgazione del sapere matematico e nella valorizzazione delle migliori esperienze didattiche a livello nazionale e internazionale.
Attraverso la collaborazione con scuole, università ed enti di ricerca, Mateinitaly contribuisce in modo significativo al progresso della cultura scientifica italiana. Nel contesto del convegno di Milano, tale impegno si traduce nella presenza di relatori di prestigio, nella trattazione di temi attuali e nella proposta di modelli educativi innovativi.
Sintesi e prospettive future della didattica e della scienza in Italia
In conclusione, la seconda parte del convegno “L’Italia della Scienza. 1945-1968” segna un passaggio importante nella riflessione collettiva sulla didattica della matematica, sulla scienza italiana dopoguerra e sul ruolo della formazione nella società moderna. I focus su Emma Castelnuovo, Piera Levi-Montalcini, statistica e demografia, così come il ricordo del Centro di Studi Metodologici di Torino, rappresentano non solo un tributo al passato, ma soprattutto uno stimolo a innovare e investire nei saperi scientifici e umanistici.
Gli eventi culturali a Milano, come questo organizzato da Mateinitaly, consolidano la città come laboratorio di idee e progettualità nel campo educativo. In una fase storica segnata da forti discontinuità, solo una formazione moderna, inclusiva e scientificamente fondata può offrirci gli strumenti per capire e trasformare il mondo che abitiamo. La vera sfida, oggi come nel dopoguerra, è quella di non rinunciare mai ad apprendere, interrogando la realtà con gli occhi della scienza e l’energia dell’intelligenza collettiva.