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Sicurezza sul Lavoro: L’Appello di Aifos per una Maggiore Semplificazione e Coinvolgimento delle Associazioni nello Sviluppo Normativo
Lavoro

Sicurezza sul Lavoro: L’Appello di Aifos per una Maggiore Semplificazione e Coinvolgimento delle Associazioni nello Sviluppo Normativo

Disponibile in formato audio

Paolo Carminati (Aifos): “Dialogo costruttivo col Governo, ma servono regole chiare e uniformi per la sicurezza nelle imprese”. Focus su infortuni, fondi e formazione

Sicurezza sul Lavoro: L’Appello di Aifos per una Maggiore Semplificazione e Coinvolgimento delle Associazioni nello Sviluppo Normativo

Indice dei paragrafi

1. Introduzione: il tema degli infortuni sul lavoro e il ruolo delle associazioni 2. Il confronto tra Governo e parti sociali: una nuova fase per la sicurezza 3. Il commento di Paolo Carminati (Aifos): centralità delle associazioni competenti 4. Fondi alle imprese: opportunità e criticità nella distribuzione delle risorse 5. Semplificazione e uniformità normativa: il nodo delle differenze regionali 6. La formazione in materia di sicurezza: verso una regolamentazione nazionale 7. L'importanza del coinvolgimento attivo delle associazioni di settore 8. Prospettive future e proposte di Aifos per il miglioramento del sistema 9. Sintesi e riflessioni conclusive

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1. Introduzione: il tema degli infortuni sul lavoro e il ruolo delle associazioni

L’infortunio sul lavoro rappresenta ancora oggi una delle maggiori sfide all’interno del panorama occupazionale italiano. Malgrado l’impegno di istituzioni e aziende, i dati Inail continuano a registrare numeri significativi di incidenti, spesso anche mortali, che evidenziano la necessità di politiche sempre più efficaci in tema di sicurezza. In questa cornice, l’attività delle associazioni professionali per la sicurezza sul lavoro si conferma essenziale: tra queste spicca Aifos, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro, voce critica e propositiva nel dibattito nazionale.

Le evoluzioni normative, la complessità burocratica e la disomogeneità tra le diverse regioni rappresentano ostacoli concreti alla diffusione di una vera cultura della prevenzione degli infortuni sul lavoro. In questo scenario si innesta la recente presa di posizione di Paolo Carminati, rappresentante Aifos, nel contesto delle trattative aperte tra Governo e parti sociali.

2. Il confronto tra Governo e parti sociali: una nuova fase per la sicurezza

Di recente, il Governo ha attivato una serie di incontri con le principali parti sociali e datoriali allo scopo di rafforzare il sistema nazionale di prevenzione degli infortuni e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo processo di concertazione rappresenta una svolta nella gestione delle politiche di sicurezza, che spesso in passato hanno visto decisioni calate dall’alto senza un adeguato coinvolgimento dei reali attori del settore.

La partecipazione di associazioni qualificate, come Aifos, è stata giudicata cruciale sia dai rappresentanti dei lavoratori, sia da molte organizzazioni imprenditoriali. Tuttavia, emergono ancora criticità riguardo alla reale rappresentatività dei soggetti consultati e all’efficacia degli strumenti messi in campo per prevenire gli infortuni sul lavoro. La necessità di un approccio più inclusivo è stata più volte ribadita anche dagli esperti del settore.

3. Il commento di Paolo Carminati (Aifos): centralità delle associazioni competenti

All’indomani dell’incontro tra Governo e parti datoriali, Paolo Carminati – voce di riferimento di Aifos sicurezza – ha voluto esprimere un giudizio positivo sull’avvio del confronto, sottolineando però diversi aspetti da migliorare. “Bene il dialogo istituzionale”, ha dichiarato Carminati, “ma è necessario che al tavolo vengano coinvolte anche le associazioni competenti sul tema della sicurezza lavoro”. Questo, secondo Carminati, permetterebbe di allineare maggiormente gli interventi normativi alle reali esigenze delle imprese e dei lavoratori.

Nel corso del suo intervento, Carminati ha toccato temi quali la carenza di uniformità tra le regioni nelle regole sulla formazione e la difficoltà da parte delle imprese, specie le più piccole, nel convivere con una burocrazia complessa. Il presidente di Aifos sicurezza ha ricordato che una visione univoca e condivisa delle norme aumenterebbe la coerenza delle misure di prevenzione e formazione.

4. Fondi alle imprese: opportunità e criticità nella distribuzione delle risorse

Uno degli aspetti più discussi nel recente incontro con il Governo riguarda l’incremento dei fondi destinati alle imprese per migliorare la sicurezza sul lavoro. Una misura accolta con favore da tutte le associazioni di categoria, ma non priva di criticità. Come ha osservato lo stesso Carminati, occorre che la distribuzione di queste risorse avvenga secondo criteri chiari, trasparenti ed efficaci.

### Le principali criticità evidenziate:

- Mancanza di un monitoraggio sistematico sull’utilizzo dei fondi - Burocrazia eccessiva per l’accesso alle risorse, che penalizza soprattutto le PMI - Scarsa attenzione alla valutazione dell’impatto reale degli investimenti in sicurezza - Necessità di un raccordo con le associazioni sicurezza lavoro per aggiornare le priorità di intervento

Secondo Aifos, occorre mettere in campo strumenti agili non solo per erogare i fondi, ma anche per aiutare le imprese a gestire progetti di formazione sicurezza lavoro e ad adottare tecnologie innovative in grado di ridurre l’incidenza degli infortuni.

5. Semplificazione e uniformità normativa: il nodo delle differenze regionali

Uno dei punti chiave portati all’attenzione dalla delegazione Aifos riguarda la semplificazione delle norme e la necessità di maggiore uniformità su scala nazionale. Al momento, infatti, le regole per la formazione sicurezza lavoro possono variare sensibilmente tra una regione e l’altra, creando una sorta di “giungla normativa” difficile da interpretare sia per le aziende che per i formatori.

Questa frammentazione ha effetti negativi sia sulla competitività delle imprese, sia sulla capacità dello Stato di garantire standard minimi omogenei in tutto il territorio nazionale. Per tale motivo, Aifos chiede di istituire un sistema normativo unico, che superi le attuali disparità e favorisca la reale collaborazione tra enti pubblici, privati e associazioni sicurezza lavoro.

### Come può essere migliorata la normativa sulla sicurezza:

1. Attraverso linee guida nazionali condivise e pubblicate in modo accessibile 2. Semplificando le procedure di accreditamento per gli enti formatori 3. Avviando un confronto costante con le associazioni professionali 4. Introducendo incentivi per le aziende che investono nella formazione e nelle tecnologie per la sicurezza

6. La formazione in materia di sicurezza: verso una regolamentazione nazionale

Il tema della formazione rappresenta uno degli ambiti più delicati nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Carminati, esprimendo la posizione di Aifos, ha evidenziato come le attuali regole formazione lavoro differiscano notevolmente a livello locale, ponendo barriere ingiustificate alla libera circolazione delle professionalità e delle buone pratiche.

L’Associazione sottolinea la necessità di istituire un sistema nazionale uniforme di formazione sicurezza lavoro, che garantisca:

- Standard di qualità uguali su tutto il territorio - Aggiornamenti periodici obbligatori per lavoratori e datori di lavoro - Riconoscimento di tutte le figure professionali coinvolte - Maggiore sinergia con le associazioni sicurezza per monitorare e innovare i percorsi formativi

Una riforma delle regole formazione lavoro è considerata fondamentale per contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro e favorire l’adozione di nuove tecnologie e approcci più moderni alla prevenzione.

7. L'importanza del coinvolgimento attivo delle associazioni di settore

A fronte delle attuali criticità in materia di sicurezza sul lavoro, il coinvolgimento attivo delle associazioni come Aifos assume una portata strategica. Le associazioni sicurezza lavoro dispongono infatti di una visione privilegiata sulle necessità di aggiornamento normativo, sulle innovazioni possibili e sulle difficoltà burocratiche delle imprese.

Il Presidente Carminati ribadisce come, senza un approccio realmente inclusivo, le politiche pubbliche rischiano di rimanere astratte o poco incisive. Gli esempi di altri Paesi europei dimostrano che il coinvolgimento strutturato di partner pubblici e privati garantisce migliori risultati nel lungo periodo e una maggiore capacità di adattare la normativa a scenari sempre più complessi e transnazionali.

8. Prospettive future e proposte di Aifos per il miglioramento del sistema

Sulla base dell’esperienza maturata negli anni e dal confronto costante con le imprese, Aifos propone alcune direttrici di sviluppo, anche alla luce del recente confronto con il Governo:

- Riforma delle norme sicurezza lavoro per semplificare la burocrazia e abbattere le differenze regionali - Incremento e velocizzazione dei fondi imprese sicurezza, premiando chi investe realmente in prevenzione - Definizione di una formazione sicurezza lavoro realmente uniforme a livello nazionale - Attivazione di piattaforme digitali per la segnalazione e la gestione delle criticità in ambito sicurezza - Avvio di tavoli tecnici permanenti tra Governo, Regioni e associazioni sicurezza lavoro

Secondo Aifos, solo uno sforzo corale e condiviso, fondato sul principio della responsabilità e partecipazione di tutti gli attori, può produrre un netto miglioramento degli indicatori di sicurezza e prevenire realmente gli infortuni sul lavoro.

9. Sintesi e riflessioni conclusive

Il tema della sicurezza sul lavoro si conferma centrale nelle politiche di sviluppo del nostro Paese, sia a livello economico sia sociale. L’apertura di un confronto stabile tra il Governo e le realtà più rappresentative del mondo del lavoro segna una nuova stagione della prevenzione e del contrasto agli infortuni sul lavoro.

Le proposte di Paolo Carminati e dell’Aifos sottolineano l’opportunità di valorizzare il know-how delle associazioni sicurezza lavoro e di affrontare il tema della normativa in modo organico e condiviso. Passare da una logica di pura emergenza ad una di vera programmazione è la sfida per un sistema che vuole essere all’altezza degli standard europei.

In attesa che il confronto operativo con il Governo generi i primi risultati tangibili, resta centrale il compito di informare, formare e sensibilizzare tutti gli attori: dalle istituzioni alle imprese, dai formatori ai lavoratori. Solo così si potrà costruire una nuova cultura della prevenzione, capace di ridurre drasticamente il numero di incidenti e di dare piena dignità e sicurezza a chi ogni giorno opera nei contesti produttivi italiani.

Si auspica dunque che il percorso appena iniziato possa proseguire con determinazione, nell'interesse collettivo e con il contributo delle migliori energie professionali del nostro Paese.

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