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Lotta all'abuso di smartphone: la proposta della Settimana Nazionale della Scrittura a Mano e l'ora di letto-scrittura su carta nelle scuole italiane
Scuola

Lotta all'abuso di smartphone: la proposta della Settimana Nazionale della Scrittura a Mano e l'ora di letto-scrittura su carta nelle scuole italiane

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Un'iniziativa legislativa in Senato per contrastare i danni cognitivi dello smartphone sui giovani e riportare la lettura e la scrittura manuale al centro dell'apprendimento

Lotta all'abuso di smartphone: la proposta della Settimana Nazionale della Scrittura a Mano e l'ora di letto-scrittura su carta nelle scuole italiane

Indice - Introduzione - L’abuso di smartphone e i suoi effetti sull’apprendimento dei giovani - Il ruolo crescente delle consulenze neuropsichiatriche pediatriche - La proposta legislativa in Senato: dettagli e promotori - La Settimana Nazionale della Scrittura a Mano: obiettivi e significato - L’ora obbligatoria di letto-scrittura su carta: come potrebbe essere attuata - Lettura di libri cartacei a scuola: una riscoperta fondamentale - Il dibattito tra apprendimento digitale e metodi tradizionali - Politiche scolastiche italiane: una panoramica delle nuove strategie 2025 - Reazioni del mondo scolastico e delle famiglie - Conclusioni e prospettive future

Introduzione

La crescente presenza degli smartphone nella quotidianità dei giovani sta suscitando un vivace dibattito in Italia, soprattutto in relazione ai rischi che l'abuso di questi dispositivi digitali comporta per l’apprendimento e la salute mentale. In risposta a una situazione ritenuta ormai allarmante sia da parte degli esperti che delle istituzioni scolastiche, i parlamentari Lavinia Mennuni e Monica Ciaburro hanno presentato in Senato, lo scorso 19 maggio 2025, una proposta legislativa che mira a reintrodurre la centralità della scrittura a mano e della lettura su carta nei percorsi formativi scolastici. Questa iniziativa si presenta attraverso l’istituzione della Settimana Nazionale della Scrittura a Mano e dell’ora obbligatoria di letto-scrittura su carta nelle scuole di ogni ordine e grado.

L’abuso di smartphone e i suoi effetti sull’apprendimento dei giovani

Numerose ricerche scientifiche negli ultimi anni hanno messo in luce come l’uso smodato degli smartphone possa avere effetti dannosi sull’apprendimento, soprattutto nei giovani in età scolare. Sono sempre più frequenti i casi di difficoltà nella concentrazione, nell’attenzione prolungata e nella memorizzazione di informazioni a lungo termine. L’abuso di smartphone apprendimento giovani è una delle questioni centrali portate avanti dalla proposta di legge.

Nello specifico, i neurologi e neuropsichiatri mettono in guardia rispetto alla cosiddetta “lettura frammentata”: abituati a consumare testi brevi e interattivi sullo schermo, bambini e adolescenti faticano a leggere e comprendere testi lunghi e articolati, sia per educazione scolastica sia per piacere personale. Secondo dati recenti, l’insorgere di difficoltà legate ad attenzioni discontinue viene inoltre correlato ai disturbi comportamentali e dell’umore.

Il ruolo crescente delle consulenze neuropsichiatriche pediatriche

A testimonianza della gravità del fenomeno interviene l’ospedale Bambino Gesù di Roma, il quale ha registrato un aumento del 500% delle consulenze neuro-psichiatriche in età evolutiva negli ultimi anni. Questo dato impressionante viene spesso correlato – dagli esperti – all’incremento dell’uso massiccio di dispositivi digitali.

È infatti documentato che bambini e adolescenti trascorrono buona parte della loro giornata connessi, spesso a discapito di attività tradizionali come la lettura di libri cartacei o il gioco all’aria aperta. Questo squilibrio si traduce in una crescente domanda di consulenze neuropsichiatriche bambini, con impatti rilevanti sulla salute pubblica e sui costi del sistema sanitario nazionale.

Tra i disturbi più frequenti segnalati dagli specialisti dell’ospedale capitolino vi sono: - Disturbi del sonno correlati all’uso prolungato di schermi nelle ore serali - Difficoltà di apprendimento e attenzione - Iperattività e irritabilità - Incremento di ansia e sintomi depressivi

Un quadro che pone la questione dei danni smartphone cervello giovani al centro del dibattito scolastico e istituzionale.

La proposta legislativa in Senato: dettagli e promotori

Proprio alla luce di queste allarmanti evidenze, il 19 maggio 2025 le senatrici Lavinia Mennuni e Monica Ciaburro – rappresentanti rispettivamente delle aule di Palazzo Madama e delle istanze educative emergenti – hanno presentato la proposta legislativa scrittura a mano. Il testo prevede l’introduzione di due misure cardine per il sistema scolastico italiano:

1. Settimana Nazionale della Scrittura a Mano, da istituire ogni anno a partire dal 15 gennaio con attività tematiche promosse in tutti gli istituti 2. Ora obbligatoria di letto-scrittura su carta, per promuovere una ripresa delle competenze fondamentali legate alla scrittura manuale e alla lettura tradizionale

Le promotrici sottolineano l’urgenza di agire in modo strutturale e non episodico, fornendo agli studenti italiani strumenti concreti per sviluppare meglio le funzioni cognitive superiori come memoria, logica e attenzione. Obiettivi pienamente integrati nelle linee guida del Ministero dell’Istruzione sulle politiche scolastiche Italia 2025.

La Settimana Nazionale della Scrittura a Mano: obiettivi e significato

La settimana nazionale scrittura a mano mira a sensibilizzare docenti, studenti e famiglie sull’importanza della capacità di scrivere testi direttamente su carta, competenza ormai sempre più marginalizzata dall’incalzare della scrittura digitale. L’iniziativa, che si terrà ogni anno a partire dal 15 gennaio, punta a coinvolgere: - Scuole di ogni ordine e grado, dalla primaria all’istruzione superiore - Laboratori didattici sulla calligrafia e sulla composizione di testi - Incontri con autori, grafologi ed esponenti del mondo dell’educazione

Obiettivo principe è riaccendere nei più giovani la consapevolezza che la scrittura a mano non rappresenta soltanto una competenza culturale – utile per prendere appunti o comporre temi – ma anche un vero e proprio strumento di crescita cognitiva e di esercizio della creatività.

Studi psicopedagogici confermano infatti che il tracciamento manuale delle lettere attiva una rete neurale più estesa rispetto all’input digitale, rafforzando la memoria procedurale ed elevando la concentrazione prolungata.

L’ora obbligatoria di letto-scrittura su carta: come potrebbe essere attuata

Il secondo pilastro della proposta riguarda l’introduzione, in tutte le classi, dell’ora obbligatoria letto-scrittura. Questa misura accoglierebbe nelle ore settimanali curricolari momenti specifici di lettura di libri cartacei e di produzione scritta a mano. Secondo quanto illustrato dalle proponenti, l’ora prevederebbe:

- Lettura collettiva o individuale di brani da libri scelti sia dagli studenti che dal docente - Composizione di testi creativi e temi svolti esclusivamente su supporto cartaceo - Attività di scrittura calligrafica e sperimentazione di stili diversi

Questa organizzazione permetterebbe di ridurre tempi passati davanti agli schermi in orario scolastico e di valorizzare la pedagogia attiva. Inoltre, per gli insegnanti, sarebbe uno strumento concreto per monitorare l’effettivo livello di scrittura autonoma, correggere difficoltà ortografiche e sintattiche, valorizzare la cura per il testo.

Lettura di libri cartacei a scuola: una riscoperta fondamentale

Nel quadro della nuova lettura libri cartacei scuola, la legge mira anche a contrastare il calo della lettura tradizionale tra gli studenti. La tendenza a privilegiare contenuti digitali – spesso poveri di lessico e profondità di analisi – sta penalizzando lo sviluppo di competenze critiche e interpretative.

Gli esperti sottolineano che la lettura su carta favorisce: - una maggiore concentrazione e una migliore comprensione dei testi - una memorizzazione più duratura delle nozioni - l’acquisizione di un vocabolario più ampio

Le biblioteche scolastiche diventerebbero così centri propulsori di iniziative, con progetti annuali di prestito e confronto sui testi letti, giornate di silent reading e incontri di lettura ad alta voce. All’interno dell’apprendimento scuola digitale, il ritorno ai libri cartacei viene visto come una risposta necessaria a un eccesso di digitalizzazione non governata.

Il dibattito tra apprendimento digitale e metodi tradizionali

L’introduzione dell’ora obbligatoria di letto-scrittura su carta accende inevitabilmente il dibattito sul giusto equilibrio, nella scuola del 2025, tra digitale e metodi tradizionali. Molti docenti, famiglie e operatori del settore sono chiamati a riflettere su quali strumenti garantiscano realmente una crescita armonica degli studenti.

Da un lato, le tecnologie digitali offrono opportunità innegabili: accesso a risorse online, strumenti multimediali per l’apprendimento personalizzato, software didattici innovativi. Dall’altro, emerge una crescente preoccupazione per l’impoverimento delle abilità manuali e dell’autonomia nella stesura di testi lunghi e complessi.

Il rischio concreto, sottolineano i promotori della norma, è di abbandonare del tutto le competenze fondamentali in favore di una dipendenza passiva dalla tecnologia. Per questo, la proposta legislativa non esclude l’utilizzo consapevole dei dispositivi, ma incoraggia una convivenza regolata tra strumenti digitali e attività tradizionali, ponendo al centro lo sviluppo integrale della persona.

Politiche scolastiche italiane: una panoramica delle nuove strategie 2025

La proposta si colloca in una cornice di rinnovamento più ampia delle politiche scolastiche Italia 2025, che puntano a ridisegnare il curricolo scolastico in modo più equilibrato. Tra le direttrici più importanti: - Promozione della salute mentale e fisica degli studenti - Valorizzazione delle competenze trasversali e personali - Incentivazione della collaborazione scuola-famiglia - Investimenti strutturali in biblioteche e laboratori didattici

Questa strategia risponde, secondo il Ministero dell’Istruzione, all’esigenza di formare cittadini capaci di pensare criticamente, ragionare in modo autonomo e vivere in società complesse tecnologicamente avanzate senza rinunciare alle radici culturali.

Reazioni del mondo scolastico e delle famiglie

L’iniziativa ha già suscitato una vasta eco tra gli addetti ai lavori, con pareri articolati. - Alcune associazioni di docenti e genitori vedono nella proposta una risposta concreta e urgente all’esplosione dei problemi di attenzione e salute mentale nei giovani. - Altri sottolineano la necessità di supportare il provvedimento con risorse adeguate – formazione per i docenti, libri, materiali didattici, campagne di sensibilizzazione nelle famiglie – per evitare che l’ora obbligatoria di letto-scrittura resti una mera formalità.

Non mancano le voci critiche che temono un eccessivo ritorno al passato, ma la maggior parte degli esperti concorda nel vedere nella scrittura a mano scuola una leva preziosa per la prevenzione dei disturbi dell’apprendimento e la costruzione di ambienti scolastici più sani.

Conclusioni e prospettive future

In conclusione, l’Italia si prepara a una profonda riflessione sul ruolo delle tecnologie digitali nell’educazione e sulla necessità di riscoprire la centralità della scrittura e della lettura su carta. L’approvazione della proposta di istituire la Settimana Nazionale della Scrittura a Mano e l’ora obbligatoria di letto-scrittura rappresenterebbe un passo concreto e significativo per contrastare l’abuso smartphone apprendimento giovani, restituendo valore alle competenze di base e rafforzando la prevenzione dei disturbi neuropsichiatrici.

Gli sviluppi legislativi, il coinvolgimento delle scuole e la partecipazione attiva delle famiglie saranno fondamentali per far sì che questa iniziativa non resti soltanto un annuncio, ma diventi realtà. Un segnale forte, infine, che la scuola italiana vuole essere protagonista nella tutela della salute cognitiva dei più giovani, unendo tradizione e innovazione per una formazione pienamente umana e sostenibile.

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