Affidamenti in House: Obbligo di Contributo ANAC dal 2025. Tutte le Novità della Delibera n. 598/2024
Indice degli argomenti 1. Introduzione e quadro normativo 2. Cosa sono gli affidamenti in house 3. La delibera n. 598/2024: contenuti e finalità 4. Dettaglio dell’obbligo contributivo 2025 5. Chi è tenuto al versamento: focus sulle stazioni appaltanti 6. Le procedure interessate e i casi specifici 7. Modalità di calcolo e versamento del contributo ANAC 8. Il ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) 9. Impatti per le amministrazioni affidanti 10. Sanzioni e controlli sull’adempimento contributivo 11. Considerazioni operative e best practice 12. Sintesi finale e prospettive future
Introduzione e quadro normativo
L’anno 2025 si apre con un’importante novità per il panorama degli appalti e delle collaborazioni nella pubblica amministrazione italiana: entra infatti in vigore l’obbligo contributivo per gli affidamenti in house, disciplinato dalla delibera n. 598 del 30 dicembre 2024 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Questa disposizione amplia il campo di applicazione del contributo ANAC, che fino al 2024 escludeva le operazioni interne tra enti pubblici. Ora, invece, ogni procedura di affidamento in house — inclusi gli affidamenti diretti — sarà soggetta a un contributo obbligatorio dovuto dalla stazione appaltante.
La materia, già da tempo oggetto di particolare attenzione da parte di leggi e regolamenti, trova così una nuova disciplina tesa a rafforzare i principi di trasparenza, controllo e legalità nell’intervento delle pubbliche amministrazioni.
Cosa sono gli affidamenti in house
Per comprendere l’impatto delle nuove regole, è opportuno definire cosa si intende con affidamento in house. Si tratta di un istituto previsto dal diritto dell’Unione Europea e nazionale, in base al quale una pubblica amministrazione può affidare direttamente una commessa, servizio o fornitura a un proprio ente strumentale o società partecipata, senza ricorrere al mercato e quindi senza gara d’appalto.
L’affidamento in house trova applicazione, per esempio, nei servizi pubblici locali (come la raccolta dei rifiuti o il trasporto pubblico), quando l’amministrazione affida il servizio a una società della quale detiene il controllo analogo a quello proprio. Questa modalità è regolata da norme stringenti e presuppone un controllo rigoroso da parte dell’ente affidante nei confronti del soggetto in house, a tutela dell’interesse pubblico.
La delibera n. 598/2024: contenuti e finalità
La delibera n. 598/2024 ANAC rappresenta uno spartiacque nel sistema degli affidamenti pubblici. Adottata in data 30 dicembre 2024, essa stabilisce in modo puntuale che, a partire dal 1° gennaio 2025, anche gli affidamenti in house saranno soggetti al contributo ANAC già previsto per le gare pubbliche tradizionali.
L’obiettivo principale della delibera è favorire la trasparenza e rafforzare i presidi di legalità nella gestione delle risorse pubbliche. Essa, pertanto, si inserisce nel quadro delle strategie nazionali anticorruzione e mira a garantire una supervisione effettiva anche sulle forme di affidamento meno esposte al mercato competitivo.
Dettaglio dell’obbligo contributivo 2025
La nuova disciplina introduce l’obbligo contributivo per gli affidamenti in house 2025 a carico delle amministrazioni appaltanti. Ogni procedura dovrà essere accompagnata dal versamento del contributo previsto, secondo modalità definite dall’ANAC, che pubblicherà annualmente l’importo aggiornato e le istruzioni per il pagamento.
È importante sottolineare che l’adempimento ricadrà esclusivamente sulle stazioni appaltanti, mentre gli enti o le società affidatarie in house non saranno soggetti diretti all’obbligo. Determinante, dunque, sarà l’attenzione degli uffici amministrativi all’adempimento tempestivo del nuovo obbligo.
Chi è tenuto al versamento: focus sulle stazioni appaltanti
La nuova normativa stabilisce chiaramente che l’onere del versamento del contributo ANAC spetta alla stazione appaltante, identificata come l’Amministrazione affidante. Questo ruolo comprende sia i ministeri che gli enti locali, le agenzie e gli enti strumentali pubblici che procedono ad affidamenti in house.
Pertanto, - ministeri - regioni e province autonome - comuni - enti e aziende sanitarie - università - consorzi tra enti pubblici
sono chiamati a rispettare il nuovo obbligo per ogni procedura, sia avviata dal 1° gennaio 2025 che relativa ad anni precedenti fino a quando non siano stati assolti gli adempimenti.
Le procedure interessate e i casi specifici
Rientrano nell’obbligo tutte le forme di procedure di affidamento in house, inclusi gli affidamenti diretti. Non sono previste deroghe o eccezioni: il quadro delineato da ANAC è infatti omnicomprensivo.
Procedimenti soggetti al contributo: - Affidamenti in house providing (diretti o tramite gara) - Affidamenti interni a società pubbliche controllate - Procedure già avviate prima del 2025 ma non ancora formalmente concluse
Va inoltre rilevato che le amministrazioni dovranno procedere al versamento anche rispetto ai procedimenti pendenti relativi ad anni precedenti qualora il contributo non sia stato ancora versato. Questa previsione è particolarmente significativa, poiché consente di sanare situazioni pregresse e garantire l’uniformità della disciplina su tutto il territorio nazionale.
Modalità di calcolo e versamento del contributo ANAC
Con riguardo alle modalità di calcolo, l’importo del contributo ANAC affidamenti in house sarà stabilito annualmente dall’Autorità, in base al valore della procedura di affidamento e agli scaglioni già utilizzati per gli appalti pubblici “tradizionali”. Il contributo dovrà essere versato secondo le istruzioni contenute nella delibera e attraverso il portale ANAC dedicato ai pagamenti online.
Sintesi delle modalità di pagamento: 1. Registrazione della procedura sul portale dei contratti pubblici ANAC 2. Calcolo automatico del contributo dovuto, sulla base della fascia di valore dell’affidamento 3. Generazione del codice di versamento 4. Pagamento online tramite PagoPA o altri mezzi abilitati 5. Conservazione della ricevuta di pagamento tra gli atti della procedura
Il mancato assolvimento dell’obbligo potrà comportare la sospensione o l’interdizione della procedura di affidamento.
Il ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)
ANAC conferma il proprio ruolo centrale nel sistema di prevenzione della corruzione e di regolazione degli appalti pubblici. La delibera 598/2024 ANAC si inserisce in un percorso di rafforzamento delle funzioni di vigilanza e controllo circa la regolarità dei processi di affidamento, ricomprendendo ora anche gli affidamenti in house.
L’Autorità fornirà indicazioni operative, risposte a FAQ e documentazione aggiornata per supportare le amministrazioni nell’esecuzione dei propri obblighi, consultabili attraverso il sito ufficiale e i canali dedicati.
Impatti per le amministrazioni affidanti
L’introduzione dell’obbligo contributivo affidamenti in house 2025 comporterà una serie di novità operative per gli uffici pubblici coinvolti. Gli adempimenti legati al versamento del contributo ANAC 2025 dovranno essere integrati nelle procedure amministrative ordinarie, con una particolare attenzione alla tempestività e alla correttezza formale degli atti.
Fra i principali impatti attesi: - Necessità di formazione del personale amministrativo sulle nuove procedure - Adeguamento dei processi interni di gestione delle gare - Monitoraggio costante degli affidamenti per evitare omissioni
Le pubbliche amministrazioni dovranno inoltre modificare le proprie linee guida interne, aggiornare i regolamenti e coordinare le nuove disposizioni con quelle esistenti in materia di appalti pubblici.
Sanzioni e controlli sull’adempimento contributivo
Il sistema messo a punto da ANAC prevede forme di controllo e verifica dell’effettivo adempimento da parte delle amministrazioni. In caso di mancato versamento:
- L’ANAC può sospendere o non rilasciare il Codice Identificativo Gara (CIG) necessario alla procedura - Possono essere irrogate sanzioni amministrative pecuniarie - Rischio di blocco della validità dell’affidamento in house
Le verifiche saranno facilitate dagli strumenti digitali di tracciamento e dalle nuove sinergie tra ANAC e altri enti di controllo.
Considerazioni operative e best practice
Per affrontare in modo efficace questa novità normativa, si suggerisce che le amministrazioni adottino alcune best practice, fra cui: - Definizione di procedure interne per la verifica e il versamento tempestivo del contributo - Utilizzo dei sistemi digitali ANAC per la gestione documentale - Formazione del personale sulle nuove regole - Consultazione periodica delle FAQ e dei materiali informativi resi disponibili dall’Autorità
Attenzione va prestata anche alle procedure di minore rilevanza, perché anche gli affidamenti diretti e di modesto importo sono inclusi nell’obbligo.
Sintesi finale e prospettive future
In conclusione, l’introduzione dell’obbligo contributivo per gli affidamenti in house dovuto per il 2025 rappresenta una svolta importante nel campo delle procedure pubbliche e nella lotta alla corruzione. Con la delibera n. 598/2024, l’ANAC estende la trasparenza e il controllo anche alle forme di affidamento meno contestuali al mercato, rafforzando la supervisione sulle risorse pubbliche.
Le parole chiave dell’anno saranno: trasparenza, legalità, digitalizzazione e responsabilità amministrativa. Le amministrazioni affidanti dovranno adeguarsi rapidamente, riorganizzando procedure e processi, nell’ottica di una complessiva crescita della cultura della compliance normativa e dell’etica pubblica.
Il futuro vedrà una sempre maggiore integrazione tra sistemi di controllo informatico, formazione del personale e trasparenza, con la possibilità che il sistema venga esteso anche ad altre forme di affidamento.
Perciò, è fondamentale che enti e amministrazioni inizino per tempo il percorso di adeguamento alle nuove disposizioni, consultando regolarmente il portale ANAC e le circolari aggiornate, così da evitare sanzioni e assicurare la piena legittimità dei propri affidamenti in house.
Con l’avvio dell’obbligo contributivo ANAC affidamenti in house 2025, si apre una nuova stagione per la trasparenza e l’integrità nel settore pubblico italiano.