In un clima di rinnovato ottimismo, i negoziatori dell'Unione Europea hanno dichiarato di essere "realmente ottimisti" riguardo a un programma di mobilità giovanile che potrebbe connettere il Regno Unito con l'Europa. Questo progetto, descritto come un'iniziativa "uno dentro, uno fuori", è stato presentato come un'opportunità per permettere ai giovani di età compresa tra 18 e 30 anni di viaggiare e lavorare oltre Manica con maggiore facilità.
L'ambasciatore tedesco nel Regno Unito, Miguel Berger, ha sottolineato l'importanza di questo accordo, affermando che il successo del programma potrebbe segnare un passo significativo verso relazioni più strette tra Regno Unito e UE, nel contesto di una crescente cooperazione su temi quali sicurezza e difesa, che saranno al centro di un vertice previsto per il 19 maggio.
Il programma, tuttavia, non è esente da limitazioni. È previsto un limite sul numero totale di europei che possono stabilirsi nel Regno Unito, così come sul numero di britannici che possono recarsi in Europa per esperienze lavorative e formative. Tale approccio è stato concepito per bilanciare le esigenze dei due lati, mantenendo una gestione sostenibile della mobilità.
Nel frattempo, più di 60 deputati laburisti hanno firmato una lettera aperta indirizzata al Primo Ministro, esortando il governo a sostenere l'adozione di visti a tempo limitato per i giovani, un'iniziativa che potrebbe fornire un ulteriore supporto alla realizzazione di questo programma di mobilità.
In aggiunta, il governo ha confermato che la segretaria agli Interni, Yvette Cooper, è aperta a esplorare la possibilità di un programma di mobilità limitato con l'Unione Europea, suggerendo un atteggiamento proattivo verso il dialogo e la cooperazione. La possibilità di un programma strutturato potrebbe rappresentare un passo importante non solo per i giovani, ma anche per il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra il Regno Unito e l'Unione Europea, in un contesto di continua evoluzione politico-economica.
